Bruno Ceccobelli (Montacastello di Vibio, 1952) è tra gli artisti fondatori della Nuova scuola Romana o Gruppo di San Lorenzo, insieme a Pizzi Cannella, Tirelli, Dessì, Bianchi, Gallo e Nunzio, che a partire dalla fine degli anni Settanta si insediarono nell’ex-pastificio Cerere a Roma.
Pittore e anche scultore, attraverso lo studio dell’alchimia, della teosofia e delle filosofie orientali, Ceccobelli approda a un vero e proprio simbolismo spirituale e sacrale che esprime un messaggio di pacificazione con il mondo. “Non voglio essere un artista alla moda, ma appartenere a tutti i tempi ed è per questo che credo in un’arte preveggente”.
La sua carriera è segnata fin da subito da numerose mostre internazionali in importanti musei e gallerie d’arte in Italia, Germania, Olanda, a Parigi e a New York e che proseguono tutt’ora.
Nel 1980 partecipa alla Biennale des Jeunes di Parigi. Ė invitato alla Biennale di Venezia nel 1984, nel 1986 e nel 2011 e alla Quadriennale di Roma nel 1996. Nel 1999 realizza un grande mosaico per la stazione della metropolitana di Roma Eur-Fermi. Per il Giubileo del 2000 realizza i portali in bronzo del Duomo di Terni. Nel 2002 tiene la mostra Classico Eclettico presso il Museo Archeologico di Villa Adriana a Tivoli. Del 2015 sono le sue mostre presso l’Istituto Italiano per la Cultura e il Museo dell’Accademia di Russia Fine Arts a San Pietroburgo. Del 2016 la mostra Ceccobelli e le Icone della Collezione Classense a Ravenna, con due installazioni site specific una a Sant’Apollinare in Classe e l’altra al Museo Nazionale di San Vitale. Fra le mostre recenti si ricordano le personali del 2019 Doppia luce a Brescia e MORMORIIMARMOREI nel Museo di Palazzo Collicola a Spoleto. Le sue opere si trovano in prestigiose collezioni museali italiane e internazionali come al MOMA di New York, al Mambo di Bologna, alla Galleria degli Uffizi di Firenze, al Museum of Fine Arts di Boston e anche nelle collezioni di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Vive e lavora a Todi.
Il suo video offre uno sguardo privilegiato sulla recente produzione di sculture inedite, dedicate ad alcuni grandi maestri del passato, cariche di poesia e di significati simbolici accentuati dall’impiego di materiali eterogenei e dall’energia dei colori.