Giovanni Frangi (Milano, 1959) si diploma all’Accademia di Brera nel 1982.
La sua pittura sposa fin da subito il tema del paesaggio, inizialmente urbano e poi prevalentemente naturale, che egli approfondisce soprattutto su tele di grandi dimensioni e in varie declinazioni, sempre in continua evoluzione verso nuove soluzioni che sperimentano anche la scultura, il video e l’installazione. Frangi offre allo spettatore un fluire di visioni poetiche affidate alla forza del colore e degli impasti cromatici, con il concorso del gesto veloce e del segno, ponendosi al limite dell’astrazione. Nati dal ricordo o dalla rielaborazione di un luogo esplorato o conosciuto, i suoi paesaggi sono riflessioni sulla natura espresse attraverso orizzonti infiniti e spazi amplissimi o sguardi ravvicinati, ingrandimenti e cambi dei punti di vista, che diventano immagini senza tempo e potentemente simboliche di un racconto interiore.
Dal 1989 presenta le sue opere in contesti internazionali, tra i quali la Galerie du Banneret a Berna, dove torna nel 1990 e nel 1992. Seguiranno poi Barcellona, New Orleans, Carmel, Losanna, Hong Kong, Marsiglia, San Francisco, Los Angeles, Hanoi, Francoforte, Mumbai.
Nel 1997 vince il premio della XII Quadriennale di Roma ed espone nella Sala del Cenacolo di Montecitorio. Nel 1999 debutta alla Biennale di Venezia lo “Zio Vanja” di Cecov per la regia di Federico Tiezzi, per cui realizza il sipario. Nel 2005 è invitato alla Biennale di Pechino e nel 2011 alla Biennale di Venezia. Nel 2012 presenta “Il Rosso e il Nero” al Parlamento Europeo di Strasburgo. Nel 2014 è al MAXXI di Roma, in occasione del XII Seminario Nazionale di Jonas, realizzando un grande stendardo.
Le sue mostre personali possono essere lette come grandi interventi site-specific in cui, in ogni occasione, la pittura conquista spazi, assume connotazioni differenti e dialoga anche con diversi media e materiali.
Nel 2014 presenta “River. Esperimento domestico” dove per la prima volta sceglie come mezzo espressivo il video. Tra il 2014 e il 2015 espone “Lotteria Farnese”, una monumentale installazione di venti stendardi sorretti da strutture autoportanti, nella Sala della Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Del 2016 è la mostra di opere su carta all’Istituto Centrale per la Grafica di Roma. Tra le mostre recenti si ricordano: “Prêt-à-porter”, Palazzo Fabroni, Pistoia nel 2017; “Urpflanze”, Villa Carlotta a Tremezzina (CO) nel 2018; “Caran d’Ache”, Kromya Art Gallery a Lugano. Vive e lavora a Milano.
Nel suo video, Frangi si riprende nello studio mentre esegue l’opera su carta “Giacaranda”.