Mutsuo Hirano. Scultore e pittore di origine giapponese, nasce a Hyogo (Kyoto) nel 1952.
Arriva in Germania come missionario della religione TenriKyo. Nel 1975 si trasferisce definitivamente in Germania dove studia Lingua e Cultura tedesca presso l’Università Philipps e arte presso l’Istituto di Pittura e Grafica di Marburgo.
Dalla metà degli anni Ottanta inizia a frequentare l’Italia Centrale dove apprende la lavorazione della terracotta e della ceramica, e dove la scoperta dell’arte Etrusca, del Rinascimento Toscano e del Barocco romano diventeranno sempre più fonte inesauribile di continua ispirazione.
I suoi lavori plastici, come quelli pittorici e grafici, esprimono la ricerca e la definizione di una identità individuale sempre nuova, derivata dallo scambio e dal continuo confronto fra culture assai distanti e contrapposte, tra oriente e occidente. Centrale è nella sua opera l’elaborazione di un personale mix culturale con una forte connotazione introspettiva e spirituale. Il suo contributo video esprime la ricerca spasmodica di un luogo protetto e incontaminato nell’intimo connubio con una natura selvaggia.
Dal 1978 ad oggi ha esposto in numerosissime mostre personali e collettive, prevalentemente in Giappone, in Germania e in Italia. Nel 2009 ha esposto insieme a Thomas Lange presso il Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto che, per la prima volta, ha ospitato un progetto di arte contemporanea nei propri spazi in dialogo con le preziose collezioni di arte antica.
Del 2019 è la mostra “Robot” alla Fondazione Luca e Katia Tomassini in cui la tradizione si mescola all’idea di un presente tecnologico. Le sue opere si trovano in diverse collezioni private e in alcuni importanti musei e fondazioni in Italia e in Germania.
Vive e lavora tra Berlino e l’Italia, nei pressi di Orvieto.