Tra le evidenze più interessanti del primo rapporto CENSIS-Auditel, presentato il 24 settembre 2018, spicca il crescente numero di donne che con il loro lavoro sostengono la famiglia, che ammonta ormai a 6,3 milioni. In questo quadro di maggiori responsabilità quotidiane, anche lavorative, delle donne, il mondo aziendale italiano non può fare a meno di riconsiderare le esigenze familiari. Ecco allora che l’idea di MAAM, programma di valorizzazione del potenziale formativo dell’esperienza genitoriale, è quella di trasformare maternità e paternità in un vero e proprio “master”, portando valore all’azienda sia a livello economico che gestionale.
Le sfide della diversità e dell’inclusione, del work-life balance e dello sviluppo delle soft skill per le Human Resources sono ormai all’ordine del giorno: a questi aspetti si è dedicata in particolare Great Place to Work, società di studio e analisi del clima organizzativo, che ogni anno pubblica la classifica dei Best Workplaces in Italia. Tra questi spicca ormai costantemente il nome di Vetrya, gruppo multinazionale quotato all’AIM, che ha fatto della sostenibilità e della valorizzazione delle persone il suo punto di forza.
Ma cosa significa concretamente sostenibilità? I temi in gioco sono tanti: da quello ambientale a quello culturale, dalla produzione alla gestione HR, tutti accomunati da un fil rouge: la consapevolezza del valore delle risorse, tanto naturali quanto umane, e quindi la necessità di costruire con esse un rapporto positivo che miri a esaltare il potenziale delle persone, del territorio e di tutto l’ecosistema in cui l’azienda è inserita.
Il Vetrya Corporate Campus Vetrya ha ospitato il 28 settembre 2018 un incontro rivolto ai professionisti delle risorse umane, del welfare e della formazione, con la partecipazione di Great Place to Work, per parlare di persone e approcci innovativi per il loro ingaggio e la loro valorizzazione in un’impresa “ecologica”.
Una quarantina le persone presenti all’evento. Tra i relatori: Riccarda Zezza, CEO di LVB e coautrice di MAAM – la maternità è un master; Alessandro Zollo, CEO di GPTW; Tiziana Buonfiglio, AD di Umbra Acque S.p.A.; Virgilio Becucci, Manager e autore del libro “Il manager plug & play e Cristina Croce, assessore alle pari opportunità del comune di Orvieto.
Le sfide della diversità e dell’inclusione, del work-life balance e dello sviluppo delle soft skill per le Human Resources sono ormai all’ordine del giorno: a questi aspetti si è dedicata in particolare Great Place to Work, società di studio e analisi del clima organizzativo, che ogni anno pubblica la classifica dei Best Workplaces in Italia. Tra questi spicca ormai costantemente il nome di Vetrya, gruppo multinazionale quotato all’AIM, che ha fatto della sostenibilità e della valorizzazione delle persone il suo punto di forza.
Ma cosa significa concretamente sostenibilità? I temi in gioco sono tanti: da quello ambientale a quello culturale, dalla produzione alla gestione HR, tutti accomunati da un fil rouge: la consapevolezza del valore delle risorse, tanto naturali quanto umane, e quindi la necessità di costruire con esse un rapporto positivo che miri a esaltare il potenziale delle persone, del territorio e di tutto l’ecosistema in cui l’azienda è inserita.
Il Vetrya Corporate Campus Vetrya ha ospitato il 28 settembre 2018 un incontro rivolto ai professionisti delle risorse umane, del welfare e della formazione, con la partecipazione di Great Place to Work, per parlare di persone e approcci innovativi per il loro ingaggio e la loro valorizzazione in un’impresa “ecologica”.
Una quarantina le persone presenti all’evento. Tra i relatori: Riccarda Zezza, CEO di LVB e coautrice di MAAM – la maternità è un master; Alessandro Zollo, CEO di GPTW; Tiziana Buonfiglio, AD di Umbra Acque S.p.A.; Virgilio Becucci, Manager e autore del libro “Il manager plug & play e Cristina Croce, assessore alle pari opportunità del comune di Orvieto.