Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, al Vetrya Corporate Campus è andata in scena la rappresentazione teatrale Niente, più niente al mondo del piccolo teatro delle fontane di Castel Viscardo.
La voce narrante è di Nadia Tiezzi, scene e regia di Giuliano Baglioni.
Un monologo raccontato tutto d’un fiato da una donna senza nome di 45 anni, domestica a ore, vittima dei modelli consumistici che tormentano la nostra società, moglie di un altrettanto ignoto Arturo, ex-operaio della Fiat, e madre di una ragazza ormai ventenne.
Nella rappresentazione, la donna racconta in prima persona la propria quotidianità, sempre uguale da anni e anni di matrimonio.
Descrive la geografia del suo mondo attraverso i fantasiosi e allettanti nomi dei discount alimentari. Analizza con lucida e spietata consapevolezza la grigia immutabilità dell’esistenza di cui è vittima. Ripone le proprie speranze di riscatto nell’unica figlia, sperando che possa avere una vita di riscatto, desiderosa della bellezza, come le dive della televisione.
Niente, più niente al mondo è liberamente tratto dal testo di Massimo Carlotto, un racconto etnografico dove non c’è detective, non c’è indagine se non quella dello spettatore. C’è un contesto, la Torino post – operaia in cerca di un’altra identità. C’è un delitto. E c’è una voce, soprattutto, che viene raddoppiata dalle pagine di un diario.
Una rappresentazione teatrale intensa, volutamente “fastidiosa”, capace di ferire lo spettatore, di mostrargli una scomoda realtà.