Marco Grimaldi (Udine, 1967) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
La sua pittura rarefatta e misteriosa non è definibile in termini di astrazione o figurazione e nasce dalla ricerca di un’ architettura del quadro, di uno spazio costruito a partire dal disegno e poi soprattutto con la luce e la sua modulazione, dando luogo a un’ampia varietà di manifestazioni frutto di un medesimo sentire. Gli oggetti e le linee fluttuanti della pittura di Grimaldi sono vibrazioni luminose che nascono dal profondo e sembrano cercare un luogo e uno spazio in cui definirsi.
Tiene la sua prima personale al Centro Culturale S. Fedele di Milano nel 1993.
Del 1996 è la sua personale in Germania presso Galerie Alter Markt ad Halle. Dal 1997 al 2001 viene selezionato da Paolo Minoli e Claudio Cerritelli per il progetto” Da Brera al Giamaica” e “Nuovi Temperamenti”, partecipando assieme a undici artisti a una serie di mostre in Italia, Germania, Slovenia, presso gallerie private e spazi pubblici. Seguono diverse personali e collettive in spazi pubblici e gallerie con cui collabora, come la Galleria Cavenaghi Arte e dal 2012 la Nuova Galleria Morone di Milano.
Nel 2003 entra a far parte della collezione Casa per l’Arte Fondazione Paolo Minoli di Cantù e nel 2012 della collezione VAF Stiftung. Dello stesso anno è la mostra “I luoghi dell’immagine” con Matteo Montani, presso Nuova Galleria Morone a Milano. Del 2013 è la grande collettiva “Mapping. Ridisegnare luoghi” presso la galleria Il Frantoio di Capalbio con importanti artisti di diverse generazioni.
Nel 2014 è invitato a partecipare al XLVII Premio Vasto. Del 2017 è l’importante collettiva “Chronos. L’Arte Contemporanea e il suo tempo”, a cura di Angela Madesani, presentata in diverse sedi del territorio di Bergamo. Nello stesso anno allestisce la mostra “Il Posto lo Spazio” a cura di Giuliano Zanchi presso la Fondazione Adriano Bernareggi di Bergamo e nel 2018 la mostra “ Satelliti in Assetto Variabile”, curata di Claudio Cerritelli presso il museo Butti di Viggiù (Va).
Nel 2019 viene invitato da Casa Testori alla mostra “Un’ Altra Primavera” presso il Castello Oldofredi di Calcio (BG) e allestisce presso l’ex Oratorio di San Lupo a Bergamo la mostra “Radicarsi”, con lo scultore Francesco Diluca. Vive e lavora tra Bergamo e Paratico (BS).
“Credo in una pittura ispirata che ancora nasce dalla spiritualità dell’artista e che riesce a far vibrare le corde dell’anima di chi guarda” (M. Grimaldi)