Teratopolis, la mostra di Christian Leperino, è la genesi di un peculiare percorso intrapreso dall'artista fin dagli esordi. La scelta di un titolo che è neologismo per un tema centrale che vede la metropoli come indagine graduale del rapporto tra le forme e i luoghi della città.
Il progetto del giovane scultore Antonio Barbieri (Rho, 1985), si ispira al famoso libro Kunstformen der Natur (Le forme artistiche della natura) del 1904 che comprende una raccolta di 100 litografie e stampe autotipiche del biologo tedesco Ernst Hëckel, rappresentanti diversi organismi, sia vegetali, sia animali, molti dei quali descritti per la prima volta.
Nell’ambito della Mostra “La natura delle forme” ospitata presso il Vetrya Corporate Campus, il 21 marzo si è tenuto un talk con il curatore Davide Sarchioni, la curatrice e art Advisor Beatrice Audrito e l’artista Antonio Barbieri, per approfondire le tematiche cardine del suo lavoro.
In questo nuovo progetto dal titolo ROBOT – ロボット e appositamente concepito per lo spazio espositivo del Vetrya Corporate Campus, l’artista innesca un cortocircuito visivo e di senso tra i concetti di “tradizione” e “modernità”
Il titolo fa riferimento alla celebre “Incompiuta” (Sinfonia n° 8) di Franz Schubert, con cui condivide il senso di mistero che aleggia sull’interpretazione e la forma aperta della composizione, secondo cui l’opera potrebbe continuare o interrompersi in qualsiasi momento, rimanendo su una prospettiva di sospensione.
"We are all connected", progetto espositivo di Marco Milia, è stato concepito per il Corporate Campus di Vetrya a Orvieto dove, per la prima volta, una installazione interagisce con l’architettura esterna dell’azienda offrendo allo spettatore un impatto visivo unico ed eccezionale.
Al di sotto della rupe sulla quale sorgeva la città etrusca, oltre cinque ettari, uno dei complessi sacri più importanti dell’Etruria: il Fanum Voltumnae, il santuario federale degli Etruschi, testimonia l’esistenza di una grande area sacra frequentata per più di 2000 anni da diverse popolazioni e culture.
L’installazione Ubiquo. Anatomia del Pensiero è la seconda opera proposta da Lucrezia Zaffarano e Andrea Sartori, i quali come temi centrali del loro dialogo artistico affrontano la presenza e l’assenza
Leonardo è celebre per i suoi raffinati dipinti e le sue straordinarie invenzioni tecnologiche. Esiste però un lato poco esplorato della sua immensa attività: quello degli enigmi, degli anagrammi, dei rompicapi e delle frasi in codice che ha sapientemente nascosto nel suo più noto dipinto: la Gioconda.
La Fondazione Luca e Katia Tomassini rende omaggio a Achille Perilli, uno dei padri dell'astrazione in Italia che ha contribuito a segnare profondamente l'arte del Novecento, attraverso una mostra che sarà allestita presso il Vetrya Corporate Campus di Orvieto.
In che modo il cervello elabora e percepisce le immagini? Perché non tutti abbiamo la stessa reazione osservando la stessa opera d’arte? Le neuroscienze permettono una comprensione più profonda della mente umana e offrono la possibilità di realizzare dialoghi significativi tra la “scienza del cervello” e altre sfere del sapere, come l’arte.
Il 2020 si è presentato al mondo con una pandemia a cui non eravamo preparati. Il mondo è cambiato e il COVID-19 ha segnato il confine tra le due ere. Il mondo è attonito. Lo scenario delineato espone la società a criticità sanitarie, economiche e sociali mai immaginate. Sono giorni di grandi preoccupazioni e precarietà per tutti e anche per gli artisti. "L'arte non si ferma" vuole sostenere l’arte e il ruolo della cultura perché non vogliamo arrenderci al futuro ma anzi vogliamo contribuire ad accoglierlo offrendo opportunità. Solo così potremo vincere tutti.
