Michele Golia

Michele Golia con Katia Sagrafena

Michele Golia è uno scultore, nasce a Roma il 7 giugno 1973, vive e lavora a Orvieto. Nel suo lavoro utilizza materiali naturali diversi tra loro, quali argilla, ferro, terracotta. Il tempo è il filo conduttore delle sue opere, ogni opera è un tassello della sua storia personale, legata a persone umane.

L’arte, è espressione del sentire, più che del fare, quindi essa significa ascolto più che voce.
Il porsi dell’arte e dell’artista, come una proposta di interrogative riflessioni più che considerazioni definitive.
Il punto di vista dell’arte è ricerca.

Osserva una regola, quella di porre a chi osserva, domande continue, e la più vasta, quella di tentare di cominciare, incontrare, assecondando un impulso invincibile, costruire strade di parole, lettere amiche, composte e ricomposte per farci conoscere e a volte riconoscere.

La sua opera è questo concludere forme e parole, dialettiche femminili e maschili, umano messo a nudo e diverso da sé, per imparare e tornare bambini, bambine, ritrovandosi coloriti in viso, per la corsa e la gioia del battito, dell’utile affanno dei sorrisi.

Arte è la nostra vita più sana ed autentica.
La sua prova d’ espressione è modellare la creta, la pietra, il metallo, in ascolto di ciò che vive.

Le persone sono importanti immagini e opere, sono foglie diverse di un unico mare di prato. Sono la sua più profonda ricerca, sincera, umana, indispensabile.